I prodotti alimentari Dop e Igp, per i quali l’Italia ricopre saldamente la leadership europea restano un segmento con un grande potenziale ancora tutto da esprimere. È quanto è emerso a Roma alla presentazione del XII Rapporto Qualivita realizzato dalla Fondazione Qualivita e da Ismea.

Il settore dei marchi Dop e Igp conta su un volume di produzione certificata di 1,27 milioni di tonnellate che coinvolge oltre 80mila operatori su una superficie di 160mila ettari. Le denominazioni d’origine sviluppano inoltre un giro d’affari alla produzione di 6,6 miliardi di euro (-1,7%) che diventano 13,2 miliardi al consumo (-3,8%). Un terzo del fatturato alla produzione (pari a 2,4 miliardi) è realizzato all’estero. E proprio dai mercati internazionali sono venuti i risultati più significativi tenendo conto che lo scorso anno le esportazioni Dop sono cresciute del 5%.

Restano però diversi nodi irrisolti primo fra tutti quello della cattiva distribuzione dei valori visto che le prime 10 Dop realizzano oltre l’81% del giro d’affari complessivo. Un altro terreno critico resta la tutela.

(Fonte: Il Sole 24Ore “Record di Dop ma vendite a rilento” articolo di Giorgio Dell’Orefice)