Finché esisteranno le e-mail, l’E-Mail Marketing rimarrà uno strumento importante per contattare i propri clienti e proporre loro novità, servizi ed offerte. Gli sviluppi tecnici, i comportamenti dei provider, degli stessi utenti e lo sviluppo di nuovi devices, fanno sì che si debbano adattare continuamente le proprie strategie.

Molti dei trend dell’email marketing sono conosciuti, direttamente o per sentito dire. Ci sono poi procedure assodate scolpite nel tempo, come gli A/B test o l’ottimizzazione per gli smartphone, per cui non ce ne occupiamo oggi.

Le newsletter oggi più che mai devono entusiasmare e stimolare i lettori, per fare in modo che questi apprezzino davvero le mail che inviate e non le spostino nel cestino o, peggio, facciano segnalazione di spam.

Pronti-via quindi con il primo trend dell’E-Mail marketing del 2019.

Gated Content

Il primo obiettivo, cronologicamente parlando, è acquisire indirizzi ai quali inviare dem e newsletter. Dato che senza il consenso degli utenti non è possibile acquisire indirizzi, e quindi inviare alcunché, bisogna diventare bravi sotto questo aspetto. Bisogna fare in modo che l’utente sia colui che per primo si getti tra le vostre braccia, ovviamente non sotto minaccia, ma perché vedano in voi qualcuno di fidato e di utile, interessante… Ecco, interessante!

Fornite motivazioni interessanti per iscriversi alla vostra lista: whitepaper ad esempio, corsi online, o altro tipo di contenuto gratuito MA (con “la MA” MAiuscola) disponibili solo per iscritti. Rendete disponibile un’anteprima, anzi un assaggio del contenuto per stimolare la golosità del futuro utente.

Vediamo ora il prossimo trend dell’E-Mail marketing del 2019.

Automazione

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Ecco un altro trend dell’E-Mail marketing. Ok, gli indirizzi ci sono, e ora? Siete risultati attraenti in prima battuta, ma ora? Di che si parla? L’innamoramento è una cosa, la routine invece…
Createvi sicuramente un calendario editoriale dove pianificare ogni singola uscita delle vostre comunicazioni in periodi cruciali (feste, saldi etc) ma anche nei periodi morti. Cercate di uscire almeno settimanalmente con una newsletter generica che possa piacere “ai più” e, più frequentemente comunicazioni mirate per interesse (ne parliamo dopo).

A lato di queste attività (che non significa a margine e a tempo perso!) serve una strategia di automation per mantenere vivi quei contatti che apparentemente non lo sono. Mail di follow up dopo l’iscrizione, mail di “è un po’ che con ci si vede” tot giorni dopo l’ultima apertura, mail di compleanno anagrafico “Tanti Auguri a te…” o di iscrizione “Caro Gigi, sembra ieri ma è già passato un anno dalla tua iscrizione…”. Offrite ovviamente qualcosa, per non sentirvi rispondere “ehm grazie… quindi?”.

Tenete conto che, a fronte di un certo quantitativo di tempo speso per la pianificazione delle automation, una volta dato il via, questi processi vanno avanti autonomamente.

Personalizzazione

E proseguiamo con il prossimo trend dell’E-Mail marketing. Ne abbiamo parlato in altri articoli e sappiamo come le mail personalizzate funzionino di più di quelle generiche. Anche solo il sentirsi chiamare per nome nell’oggetto è un motivo di fiducia.

Ma oltre al discorso fiducia, è vitale affrontare il discorso interesse. Per cui ricordatevi sempre di fare invii profilati per evitare di inviare contenuti non adeguati a utenti che, già alla prima occasione potrebbero disiscriversi dalla vostra lista. Non sto esagerando, ne basta una: pensate che non siete gli unici interlocutori dei vostri utenti, pensate a quante email possono ricevere da altri siti. Se siete quel giorno la decima email inutile, finite per far traboccare il vaso riempito dalle 9 precedenti.

L’ideale sarebbe conoscere da subito gli interessi degli utenti in fase di iscrizione. Se avete acqsuisito l’utente con whitepaper per fare un’ottima pizza napoletana nel forno normale di casa (si può fare e ve lo posso dimostrare ma non qui) avete già un indizio sui suoi interessi.

Potete profilare anche in corso d’opera in maniera automatica registrando aperture e click delle email (chi apre/clicca cosa?) oppure, e qui torna l’automation, tentare la carta del survey. Cos’è? E’ una mail che porta su una landing molto semplice, dove si chiede all’utente di fornire o rinfrescare suoi interessi al fine di migliorare il servizio e può valere per gli utenti più pigri che aprono poco, ma anche per quelli più attivi per migliorare sempre di più la mira.

L’occhio vuole la sua parte

I trend dell’E-Mail marketing riguardano anche il comparto grafico: provate ad integrare video e gif animate nelle vostre email. Nel 2019 ormai i client supportano questo tipo di contenuti, che sono sicuramente più accattivanti dei soliti testi e delle solite jpg statiche.

L’idea dietro ai contenuti animati è di base quella di proporre contenuti sempre più simili a quelli che i vostri utenti vedono normalmente su siti online o app come instagram e via dicendo.
Attenzione però, ogni database è un insieme di utenti tra i più disparati, quindi ha una vita propria, ogni client, provider etc ha proprie policy. A prescindere. Per cui non buttatevi a capofitto nell’animazione, piuttosto testate se effettivamente possa andare bene per il vostro caso specifico.

Fate degli A/B test con una stessa creatività in versione statica e con contenuti dinamici per capire quale possa andare meglio. Se vi accorgete che le statiche producono più click a parità di aperture vuol dire che, per qualche motivo, i vostri utenti (o i loro provider, client etc) le preferiscono. I contenuti animati richiedono in ogni caso tempi più lunghi per la riproduzione, maggiore banda… e non tutti gli utenti hanno tempo e voglia di aspettarne il caricamento, specie se prediligono interagire da mobile.

Intelligenza artificiale (IA)

Ormai si sente parlare di intelligenza artificiale (IA) in diversi campi anche al di fuori dell’informatica. Non solo le grandi aziende come Google si sono attivate in quella direzione, anche le imprese più piccole si stanno muovendo per integrare l’IA nel discorso newsletter. Siamo ancora agli inizi ma qualcosa già c’è, per cui è bene tenere d’occhio gli eventuali sviluppi.
L’IA è già in utilizzo ad esempio su alcune piattaforme di invio per calcolare parametri molto importanti in tema di automazione dei flussi di uscita delle newsletter. E’ già possibile regolare in automatico i volumi di invio basandosi sul comportamento dei provider; oppure gli orari migliori per inviare le comunicazioni basandosi sugli orari di apertura degli utenti o sul fuso orario. Pensate di programmare un invio massivo verso tutti gli utenti, ma la piattaforma invia ad ogni contatto solo nell’orario migliore!

Ma si può fare anche un passo avanti, l’IA, per via delle vastissime possibilità di calcolo, sarà in grado anche di fare previsioni sui contenuti migliori da inviare!

Protezione dei dati personali

Qui più che di trend dell’E-Mail marketing si parla di acqua calda, ma è sempre saggio tenere gli occhi aperti su questo aspetto. La protezione dei dati personali non è cosa nuova, lo era già prima del GDPR. La quantità di dati disponibili rende la pubblicità online più adatta alla profilazione quindi più efficace, ma è importante muoversi nel rispetto delle regole. Non solo per un problema di sanzioni, ma anche per evitare di perdere la fiducia degli iscritti presenti ma anche futuri.

Senza divagare troppo sul GDPR (ne abbiamo parlato già specificatamente) il topic principale è: i dati dell’utente possono essere utilizzati solo compatibilmente alle autorizzazioni fornite dagli utenti. Ad esempio, i dati messi a disposizione da un cliente per procedere a un acquisto, non possono essere usati per l’invio di pubblicità, se non mediante autorizzazione apposita. Gli stessi dati, inoltre, non devono cadere in mano a terzi.

Tra i vari obblighi: documentare esattamente quali dati vengono salvati per lo specifico scopo, fornire informazioni agli utenti che le richiedono e cancellare di nuovo tutti i dati su sua richiesta.

Blockchain

Questo trend dell’E-Mail marketing parla di una cosa nuova. Cos’è? Cito da Wikipedia “La blockchain (letteralmente “catena di blocchi”) è una struttura dati condivisa e immutabile. È definita come un registro digitale le cui voci sono raggruppate in “pagine” (dette blocchi), concatenate in ordine cronologico, e la cui integrità è garantita dall’uso di primitive crittografiche. […] la natura stessa della struttura dati garantisce l’assenza di una sua manipolazione futura.” Approfondite direttamente qui.
A cosa ci serve? La protezione dei dati diventa sempre più importante e se non abbiamo il consenso dei clienti la nostra strategia di E-Mail Marketing è morta in partenza. Volete essere sicuri che nessuno manipoli il consenso dei vostri clienti per la ricezione della newsletter? La blockchain corre in vostro aiuto.
Parliamo ancora di un territorio parzialmente inesplorato, ma che vale la pena di tenere d’occhio per gli anni a venire.

Conclusione: i trend delle newsletter

Quindi abbiamo visto alcuni trend dell’email marketing, alcuni elementi potreste già conoscerli come l’automazione o la personalizzazione, e sono temi che non perderanno importanza, anzi, verranno ulteriormente valorizzati dall’IA. Lo stesso vale per la presentazione visiva delle e-mail; dove possibile utilizzarli ricordate che i contenuti dinamici sono molto più efficaci. Quali saranno i prossimi sviluppi a riguardo? Staremo a vedere.

Ultimo ma non per importanza, il trattamento dei dati personali, non solo da un punto di vista legale post GDPR. In passato non raramente gli utenti hanno lamentato sgradevoli esperienze: non solo dal punto di vista della protezione dei loro dati, ma anche per il modus operandi dell’invio delle newsletter, addirittura fastidioso. Questi due aspetti resteranno negli anni seguenti un trend rilevante. La blockchain, di cui parlavamo, potrà rivelarsi un ottimo aiuto per non deludere la fiducia riposta in voi dai clienti.

Se volete altre informazioni su queste tematiche non esitate a contattarci.