Le campagne drive to store

Le campagne drive to store e la massimizzazione del traffico verso i punti vendita sono diventate sempre più importanti nell’ambito del cosiddetto “Marketing di Prossimità”, dimostrando ancora una volta quanto sia stata incisiva e importante anche nel mondo dell’advertising la diffusione degli smartphone.

I dati registrati durante giornate come il Black Friday o il Cyber Monday, iniziative tipiche del mondo online, hanno confermato che molti utenti dopo aver visualizzato delle offerte online si sono recati a concludere l’acquisto nei punti vendita fisici.

Gli ottimi risultati riscontrati dalle campagne drive to store hanno suscitato interesse verso tutte quelle piattaforme che permettono di unire il digitale all’out of home, cioè che permettono il trasferimento delle logiche proprie del mondo dell’out of home su una piattaforma online.

Rispetto alle classiche campagne out of home l’utilizzo di piattaforme digitali ha permesso di raggiungere target estremamente specifici sia in termini di profilazione che di geolocalizzazione massimizzando così gli investimenti e il ROI.

Waze

waze logo

Tra le varie piattaforme che abbiamo utilizzato nelle nostre campagne mi sento di consigliare Waze, l’app di social navigation utilizzata da 115 milioni di utenti.

Solo alcuni dati per far capire la diffusione della piattaforma di navigazione di Google.

Waze è la social navigation app che conta la più grande community di automobilisti al mondo: è presente in 50 paesi e conta al suo attivo 360.000 map editor e 700 translator; nel 2018 in Italia ogni mese è stata utilizzata per oltre 300 milioni di chilometri.

Nel vecchio continente l’Italia rappresenta, dopo Francia e Gran Bretagna, il terzo paese per diffusione favorendone lo sviluppo e le partnership.

 

I formati pubblicitari

Le funzionalità di Waze e le modalità di fruizione dei contenuti sponsorizzati permettono di attivare meccanismi di engagement con l’unico obiettivo di portare potenziali clienti in negozio. I vari formati pubblicitari sono studiati per interagire con gli utenti nelle varie fasi del viaggio:

  1. Il Pin: basato sulla geolocalizzazione, ha lo scopo di informare l’automobilista in viaggio della vicinanza del negozio.
  2. Il Takeover, tra i più scelti da parte degli inserzionisti: un banner totalmente personalizzabile che viene visualizzato nel momento in cui l’automobilista è fermo così da conciliare la sicurezza alla guida con la necessità di catturarne l’attenzione.
  3. La ricerca: fa visualizzare l’inserzionista al primo posto nella search bar dell’app.

Per attivare una campagna di digital marketing su Waze non è necessario disporre di budget importanti: la campagna è infatti attivabile anche da piccole e medie imprese che sfruttando la geolocalizzazione hanno la possibilità di far conoscere il proprio brand nella zona di interesse aumentando di fatto engagement verso il target di riferimento.

La geolocalizzazione permette di non disperdere l’investimento e avere una buona pressione anche con budget non importanti, abbiamo gestito anche campagne di piccole realtà che avevano la necessità di aumentare la loro presenza sul territorio.

Con la geolocalizzazione l’esercente ha la possibilità di far conoscere la propria posizione, il proprio orario di apertura e inoltre ha la possibilità di far visualizzare un proprio banner nel momento in cui l’utente si trova in prossimità del suo negozio.

Conclusioni

Come tutte le campagne online anche una campagne Waze deve rientrare in una strategia completa studiata in modo da massimizzare l’investimento del canale. Le campagne drive to store come abbiamo già visto anche in altre occasioni  stanno assumendo sempre più importanza e l’avvento degli smartphone ne ha di fatto ampliato esponenzialmente le possibilità di diffusione e il vantaggio economico che si viene a realizzare.

L’importanza di avvalersi di un’agenzia competente ma soprattutto aggiornata sui nuovi mezzi di comunicazione permette di strutturare delle campagne che portino risultati.

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